_Dinastia Sobrietà

Ideato e interpretato da Cristina Da Ponte

accompagnamento drammaturgo di Michele noce

Ideazione: Cristina Da Ponte

L’anima vaga
Viaggia per l’universo
incontra luoghi
paesaggi dalle densità differenti
dal terreno e magnetismo particolare
Ogni pianeta ha il suo campo
la sua storia il suo talento
L’anima è però richiamata
a compiere un viaggio
dentro la materia
Perde la sua informità indefinitezza
e prende forma
In un caos di materia dispersa e disperata
nel delirio della scelta
Tra la fame e l’ingordigia
quasi come se stesse per perdere il fiato
Finalmente ritrova il suo corpo
e medita intrecciandosi con la sua scelta
…da questa scelta nasce un piccolo germoglio
Che è sogno, speranza Ricerca…
L’anima incarnata si alza
e ritrova nella sua danza i ricordi dei pianeti che visitò
I ricordi delle stelle
che l’hanno accompagnata nel viaggio…
Attraverso la danza
Quest’anima incarnata prega
e trasforma le sue mancanze in spunti
per una nuova libertà
La libertà in vita sulla terra
S’inchina e ringrazia
Si rialza più forte e muscolosa
Gioca, gioisce e rinasce come un nuovo germoglio
ad uno stato più elevato di coscienza
Ritorna infine alla materia
(nella quotidianità, nel presente)
Con più consapevolezza
Le dà un ordine, ne ammira i colori
e la dona ad altre anime

CONCEPT
Emozione: emo= sangue / motion = movimento: movimento di sangue ed energia.
Una performance di danza teatro, ispirata al “Trattato di Alchimia delle emozioni” di G. Giacomini e arrivava ad evolversi in connessione con una storia personale, quella di mia madre che trasferisce il suo affetto in oggetti, in particolare vestiti che, ogni volta che la vado a trovare, mi regala.
Il corpo in scena si muove al suono di testi poetici scritti e registrati dalla sottoscritta che evocano il viaggio di un’anima che si incarna nella materia. A contatto con la materia emergono temi legati all’eredità e al peso di ciò che riceviamo in dono.

“Dinastia Sobrietà” vuole compiere insieme al pubblico una trasformazione alchemica: come trasformare questo peso materico – rappresentato da un cumulo di vestiti – in un dono? Come trasformare una ferita in talento? Materiale da discarica in prezioso tessuto da regalo o nella scultura della via Lattea?
L’invito è quello di domandarsi come muovere le convinzioni radicate: dove ciò che ci appare ferita irrimediabile resta ai nostri occhi immutato; come muovere tali convinzioni? Per accorgersi che attraverso la danza e la parole, esperite come pratiche rituali, possono muovere ideali e convinzioni verso la liberazione del corpo-mente capace di farsi canale d’esperienza senza per forza trattenere a sé materia che ristagna.

PERCORSO CRONOLOGICO DEL PROGETTO

Il primo seme di questo progetto nasce nel 2018, durante un viaggio nel quale danza e alchimia hanno iniziato a parlarsi. 

Dopo svariate presentazioni dei primi studi del solo e ricca di esperienze formative e e nutrimento personale, Cristina continua ad indagare il tema, anche in ambienti naturali.
Nel Luglio 2020 è ospitata presso la Lavanderia a Vapore di Torino per una residenza di una settimana. A novembre 2021 presenta uno studio di Dinastia Sobrietà all’interno della piattaforma Incompiuti presso Lavanderia a Vapore.
Nel 2022 il progetto viene selezionato tra i finalisti di Permutazioni 2022 non arrivando però a ricevere il sostegno alla produzione.
A marzo 2022 è in residenza presso Zagara & Cannella a Palermo con la partecipazione di due danzatori al progetto.
A luglio 2023 a seguito di prove con il sostegno drammaturgico di Michele Noce, il solo trova una primo confronto con il pubblico presso la Rassegna IperBosco nel luglio 2023. Il concept del solo viene elaborato per un gruppo di performers e presentato alla Sfilata Vintage di Cuneo a settembre 2023.

Il 15 settembre 2024 torna in scena a Lilith Festival al chiostro di Sant’Andrea di Genova.

foto di Walter Paradiso